Siamo oggi in una situazione potenzialmente esplosiva, in cui si assiste da un lato, alla crescita dei bisogni sociali (povertà, dipendenze, anziani, etc.) e, dall’altro, alla diminuzione di risorse finanziarie pubbliche.
Allo stesso tempo si è venuta accumulando una enorme liquidità finanziaria privata nel mondo: solo in Italia, secondo Banca d’Italia, nel 2022 la ricchezza nei conti privati dei cittadini ha superato i 5mila miliardi di euro.
Risulta evidente quindi come sia necessario cambiare approccio alle tematiche sociali e la risposta è l’innovazione a impatto sociale.
Diversi Paesi hanno affrontato in questo modo la crescita dei bisogni incomprimibili (salute, educazione, acqua, etc.) a fronte di risorse finanziarie pubbliche insufficienti. Prima sperimentata con successo tramite investimenti in Paesi in via di sviluppo, questo approccio innovativo di fare politiche sociali ed economiche è stato adottato anche dai cosiddetti Paesi avanzati.
Il Regno Unito è stato il primo Paese a sperimentare i Social Impact Investments, seguito poi da Stati Uniti, Australia, Portogallo, Francia.
Anche in Italia si è cominciato a sentir parlare di innovazione e investimenti a impatto sociale, ma in termini solo di innovazione sociale, senza la parola “impatto”. La differenza non è da poco. Infatti, tenere il concetto di “impatto” come orizzonte è essenziale perché significa agire non sul singolo bisogno, ma affrontarlo in termini di benessere per l’intera comunità.
Inoltre, il mondo “social” oggi non è più solo associato al concetto di bisogno e di costo, ma anche a quello di sviluppo e di investimento sostenibile. Affinché questo sia possibile, c’è bisogno di forme di finanziamento innovative, che superino i limiti del finanziamento solo pubblico e solo privato.
La strada da percorrere è indicata da un’altra definizione, meno conosciuta dell’altra di innovazione a impatto sociale, che è il Social Impact Investing.
Si tratta di investimenti basati sull’assunto che i capitali privati possano intenzionalmente contribuire a creare impatti sociali positivi e, al tempo stesso, contribuire alla promozione dello sviluppo sociale ed economico.
A livello mondiale l’Impact Investing ha superato i 1000 miliardi di euro investiti nel 2022.
Caratteristiche
I progetti di innovazione e investimenti a impatto sociale, per dirsi tali, devono presentare una serie di caratteristiche complesse, ma non per questo irrealizzabili.
- CORALITÀ: il progetto deve essere multistakeholder, ossia promosso da una pluralità di attori
- INTENZIONALITÀ: il progetto deve avere sin dall’inizio una chiara intenzione di produrre un impatto sociale e deve, pertanto, essere costruito in quell’ottica
- MISURABILITÀ: l’impatto deve essere quantificabile e misurabile
- REPLICABILITÀ: il progetto deve essere standardizzabile e riproducibile
- INNOVAZIONE: le modalità di finanziamento devono essere innovative, coinvolgendo soggetti finanziari privati
In Italia, la legge di Riforma del Terzo Settore ha segnato una svolta nel modo di fare sociale (legge n.106/2016) e, soprattutto, di finanziarlo, ad esempio con i titoli di solidarietà e con un fondo rotativo dedicato, regolati successivamente dal Codice del Terzo Settore (d.lgs.117/2017) e dal cosiddetto Decreto Semplificazioni del 2022 (legge n.122/2022).
Alcune modalità innovative di finanziamento
Le forme di finanziamento innovativo a impatto sociale comprendono diverse tipologie.
Social Bond o Titoli di Solidarietà
Una banca emette un’obbligazione, un certificato di deposito o un conto deposito, dedicati al singolo progetto di innovazione a impatto sociale.
I sottoscrittori del titolo, oltre alla certezza del capitale, ricevono un determinato margine di interesse, devolvendone una piccola percentuale al progetto innovativo. In questo modo, i finanziatori sono i singoli privati, non la banca, che si viene a configurare come veicolo finanziario del progetto.
Social Impact Bond
Una forma più avanzata e complessa di investimenti a impatto sociale è quella del Social Impact Bond, che è uno strumento innovativo di impact investing destinati alla realizzazione di progetti di pubblica utilità, con una remunerazione degli investitori solo in caso di effettiva creazione di impatto sociale, misurato da un valutatore indipendente. Per questo motivo è annoverato tra gli strumenti di contrattualistica complessa definiti “Pay by Result”.